Esistono fotocellule sensibili solo alla luce laser?
Ecco alcuni esempi di fotocellule o fotorilevatori che hanno una maggiore sensibilità alla luce laser:
Fotodiodi da valanga (APD):gli APD sono fotorilevatori a semiconduttore che mostrano un guadagno interno attraverso il processo di moltiplicazione della valanga. Sono noti per la loro elevata sensibilità e sono comunemente utilizzati per rilevare segnali ottici deboli, compresi quelli provenienti dai laser. Gli APD possono essere ottimizzati per lunghezze d'onda specifiche, inclusa la gamma NIR.
Tubi fotomoltiplicatori (PMT):i PMT sono fotorilevatori basati sul vuoto che utilizzano una cascata di dinodi per amplificare i fotoni in arrivo, ottenendo sensibilità e guadagno elevati. I PMT possono essere utilizzati per rilevare la luce laser, in particolare in condizioni di scarsa illuminazione o per segnali ottici molto deboli.
Fotodiodi InGaAs:i fotodiodi all'arseniuro di indio e gallio (InGaAs) hanno un'efficienza quantica più elevata nella regione NIR, rendendoli adatti a rilevare la luce laser con lunghezze d'onda intorno a 800-900 nm.
Fotodiodi al seleniuro di piombo (PbSe):i fotodiodi PbSe sono sensibili nella regione del medio infrarosso (MIR), che può coprire determinate lunghezze d'onda del laser.
È importante notare che, sebbene queste fotocellule possano avere una maggiore sensibilità alla luce laser, la loro risposta spettrale e le caratteristiche di sensibilità possono variare. Quando si seleziona una fotocellula per il rilevamento della luce laser, è necessario considerare attentamente fattori quali la lunghezza d'onda specifica del laser, la potenza e i requisiti applicativi per garantire prestazioni ottimali ed efficienza di rilevamento.