Cos'è un'orbita geosincrona?
Le orbite geosincrone sono importanti perché consentono la comunicazione continua con i satelliti dalle stazioni di terra. Ciò li rende ideali per applicazioni quali la trasmissione televisiva satellitare, le previsioni meteorologiche e l'osservazione della Terra.
Il concetto di orbita geosincrona fu proposto per la prima volta dallo scrittore di fantascienza inglese Arthur C. Clarke in un articolo del 1945 sulla rivista Wireless World. Clarke suggerì che un satellite in tale orbita potesse fornire un sistema di comunicazione globale e predisse che alla fine sarebbe diventato realtà. Il primo satellite geosincrono, Syncom 2, fu lanciato nel 1963 e da allora centinaia di satelliti geosincroni sono stati messi in orbita.
Le orbite geosincrone non sono l'unico tipo di orbita che può essere utilizzato per i satelliti per comunicazioni. Un altro tipo di orbita, chiamata orbita geostazionaria, è anch'essa circolare e ha un periodo di un giorno siderale, ma è anch'essa posizionata direttamente sopra l'equatore. Ciò significa che un satellite geostazionario apparirà sempre nello stesso punto del cielo da tutte le località della Terra. Le orbite geostazionarie sono più difficili da realizzare rispetto alle orbite geosincrone, ma sono più desiderabili perché forniscono una comunicazione continua da tutti i punti della Terra.