Quando sono state inventate le auto elettriche?
La storia delle auto elettriche può essere fatta risalire agli inizi del XIX secolo. Il primo utilizzo documentato di un motore elettrico per alimentare un veicolo stradale risale al 1828, quando l'inventore ungherese Ányos Jedlik dimostrò il suo modello di auto elettrica. Nel 1835, l'inventore americano Thomas Davenport costruì la prima automobile elettrica a grandezza naturale, mentre nel 1839, l'inventore scozzese Robert Anderson brevettò un carrello elettrico azionato da celle primarie non ricaricabili. Nello stesso periodo, inventori di vari paesi sperimentarono i veicoli elettrici, ottenendo vari gradi di successo. Queste prime auto elettriche utilizzavano celle primarie non ricaricabili (simili alle celle a secco che alimentano le torce attuali) per immagazzinare elettricità. L'invenzione delle batterie ricaricabili (secondarie) come le batterie al piombo-acido di Gaston Planté nel 1859 ha consentito lo sviluppo di veicoli elettrici più pratici. Una di queste pietre miliari fu nel 1870, quando l'inventore belga Zénobe Gramme introdusse "la voiture électrique", un primo concept di veicolo che poteva trasportare dieci passeggeri a velocità fino a 18 km/h e veniva utilizzato anche per fornire una fonte di energia elettrica di riserva. Presto apparvero altri componenti elettrici; nel 1887 Francia, Regno Unito e Stati Uniti iniziarono a costruire auto elettriche come la Flocken Elektrowagen.